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venerdì 4 dicembre 2009
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venerdì 20 novembre 2009
SITO WOODVIVOR
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Postate critiche e consigli, per ora, sul blog.
lunedì 16 novembre 2009
VERSO UN VERO SITO INTERNET
come si chiamano????
Simona ha fatto queste foto e vorrebbe sapere di che si tratta, ma io non sono riuscito a classificarli cercando su internet......... ci vorrebbe un micologo o qualche esperto per illuminarci....... c'è nessunooo?????
Abbiamo ricevuto una risposta!! Gentilmente Corrado, Micologo iscritto al Registro nazionale, membro effettivo del Comitato Scientifico Nazionale A.M.B. ci ha dato il suo contributo per determinare che tipo di funghi fossero questi fotografati da simona:
copio e incollo la mail che ho ricevuto di risposta:
Caro Lorenzo
Il defunto prof. Meinhard Moser, uno dei più grandi micologi esistiti del quale ancora oggi le sue opere sono fondamentali per lo studio della micologia, e che io in gioventù ho avuto l'onore di conoscere e di lavorarci insieme, quando gli portavamo a far vedere un fungo, uno dei più comini, e gli dicevamo: Professore è un Boletus aereus? Lui rispondeva: Potrebbe essere. Dopo iniziava a guardarlo al microscopio e dopo due o tre ore rispondeva: E' un Boletus aereus.
Ti ho raccontato questo per farti capire che la fotografia, anche se ben eseguita, è insufficiente per determinare una specie fungina con esattezza. I caratteri che dobbiamo guardare nel fungo, sono molti, l'ambiente di crescita, se secco, umido. bagnato, la vegetazione circostante ecc. Non ultimi i caratteri organolettici, odori, sapore acre, amaro, dolce ecc.
Vedere mutamenti di colore della carne, se al tocco o al taglio. Eseguire reazioni chimiche ecc. ecc.
La microscopia poi è l'atro 50% essenziale all'identificazione del fungo.
Comunque i carpofori (funhi) di cui chidi notizie, sono al 90%, Clavulina cristata (Holmsk.) Pers. quello bianco con ramificazioni e Cortinarius elatior Fr. l'altro.
Spero di aver risposto in maniera esaustiva, la prossima volta però fotografa anche il fungo intero, non con lo stipite interrato, possibilmente anche uno diviso a metà per poterne vedere eventuali ossidazioni, inoltre cerca di aggiungere magari notizie sul profumo.
Sono a tua disposizione su questo indirizzo di posta elettronica per qualsiasi altra tua domanda in ambito micologico, mi ha fatto piacere conoscerti.
Ciao Corrado
Corrado Garzella Micologo iscritto al Registro nazionale, membro effettivo del Comitato Scientifico Nazionale A.M.B.
Abbiamo ricevuto un'altra risposta che praticamente conferma quello che Corrado ci aveva già detto cmq copio e incollo anche questa mail che sicuramente susciterà altrettanto interesse nel leggerla:
Egr. Sig. Lorenzo Cecconi,
Marco DM
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Member of:
- Scientific Secretariat and Scientific Committee of the A.G.M.T. (Associazione Gruppi Micologici Toscani)
- Member of the A.M.B. (Associazione Micologica Bresadola)
- Scientific Committee of the Gruppo Micologico "M. Danesi" Ponte a Moriano (LU)
Ringrazio nuovamente il prof.Corrado e l'Ing Marco per il loro contributo da parte di tutti i lettori di woodvivor.
oasi di santa luce
venerdì 13 novembre 2009
FINALMENTE VI PUBBLICO LA TANTO ATTESA RICETTA DEL GULASCH DI FUNGHI!
lunedì 2 novembre 2009
Araneus diadematus
Il ragno crociato (Araneus diadematus Clerck, 1757) è uno dei ragni più diffusi in Europa.
Come gran parte dei membri della famiglia Araneidae (di cui è l'esponente più comune) trascorre il proprio tempo al centro di una struttura di seta orbicolare, la quale oltre a rappresentare la "dimora" del ragno costituisce un vero e proprio campo di battaglia nel caso in cui una qualsiasi preda di opportune dimensioni vi rimanesse impigliata.
Se disturbato tende a darsi alla fuga piuttosto che reagire in modo aggressivo; il morso non ha assolutamente conseguenze gravi per l'uomo e provoca solo un leggero pizzicore.
(fonte wikipedia)
1° novembre PRANZO all'aperto
Ogni scusa è buona! il 27 era il compleanno del caro amico francesco e non poteva mancare un festeggiamento con trionfo di colesterolo, trigliceridi transaminasi ecc.ecc..... quindi in alternativa alle solite passeggiate nel bosco, ci siamo dedicati ad una maratona enogastronomica con i fiocchi rigorosamente all'aperto! e chissà quanti chilometri di camminata ci vorranno per smaltire i grassi accumulati!!!!
venerdì 30 ottobre 2009
mercoledì 28 ottobre 2009
escursione dispensa-caprareccia-venelle.
qualche foto dell'ultima (purtroppo) uscita nel bosco di berignone prima dell'avvento col 1°nov dei cacciatori di cinghiale, che da quel giorno li si impadroniranno del bosco per il loro divertimento, negando la libertà agli appassionati di farsi una passeggiata (rischio pallettone nel capo) e per lasciare tutti quei bei ricordini nelle poste tipo bossoli vuoti bottiglie di plastica e scatolami vari............ mi sono sempre chiesto: Ma come mai quando la gente va al bosco per colazione si porta il tonno in scatola o la "ciccia di zia"? visto che per certi individui è di prassi dopo la colazione lasciare tutti i rifiuti li dove si trovano, non potrebbero portarsi dentro ad una busta di carta un pezzo di pane e una salsiccia? o un po' di salame a seconda dei gusti e gettare poi per terra quelle cose li? farebbero meno danno e sicuramente avrebbero goduto di una colazione più saporita e gustosa. una bella borraccia d'acqua e via..............invece no!
animaletti spettacolari!!!!
Questa foto è a dir poco spettacolare! è l'interno cavo del tronco di un albero, dove si è stabilita una colonia di insetti Imenotteri aculeati.
Vespa crabro
Il genere Vespa è rappresentato in Italia dalla Vespa crabro, il comune calabrone (in Sicilia, e in genere nell’Italia meridionale è comune anche la Vespa orientalis).
I calabroni sono vespe di notevoli dimensioni (le regine arrivano a 3.5 cm di lunghezza), dal corpo tozzo, di color ruggine e giallo, zampe robuste (che durante il volo tengono vicine al corpo) e volo potente.
I nidi dei calabroni sono per lo più costruiti in alberi cavi ma si possono trovare anche in cavità sotterranee e in solai, vecchi edifici ecc. La popolazione di insetti adulti presente sulle colonie è rilevante potendo raggiungere, nel mese di agosto, i 1000 individui.
L’organizzazione sociale di Vespa crabro è stata studiata meno approfonditamente di quelle dei Polistes ed è comunque più complessa (molto di più si sa su Vespa orientalis che viene studiata da vari anni da ricercatori israeliani). Nei calabroni, come negli altri Vespini, esistono differenze morfologiche ben distinte tra regine ed operaie: le prime sono infatti molto più grandi ed hanno proporzioni diverse rispetto alle seconde. In V. orientalis e stata dimostrata la presenza di un feromone di origine regale (proviene dalla testa) che induce le operaie a costruire le celle dove, alla fine della stagione, vengono allevate le future regine (l’esatto meccanismo di azione di questi feromoni non è stato ancora chiarito con precisione). Il controllo delle condizioni ambientali all’interno del nido è molto perfezionato rispetto ai Polistes dove la termoregolazione si limita alla ventilazione e a far evaporare goccioline d’acqua durante le ore più calde delle giornate estive. Nei Vespini lo stesso involucro che circonda i favi serve a mantenere all’interno del nido una certa umidità funzionando, inoltre, da isolante termico. In estate la temperatura è sempre tenuta intorno ai 30° C per mezzo del raffreddamento causato dall’evaporazione di gocce d’acqua trasportate al nido dalle operaie. Nei calabroni è stata dimostrata la possibilità da parte delle vespe adulte di riscaldare le pupe mediante il calore generato dal movimento dei muscoli addominali.I nidi dei Calabroni: i nidi dei calabroni sono per lo più costruiti in alberi cavi ma si possono trovare anche in cavità sotterranee e in solai, vecchi edifici ecc. Questi nidi, a differenza di quelli dei Polistes e come quelli degli altri Vespini, sono costituiti da più favi sovrapposti racchiusi da un involucro di forma sferoidale. Nel caso di nidi costruiti in ambienti molto riparati (come nel caso di alberi cavi) 1’involucro può essere incompleto. Il foro di accesso al nido si trova nella parte inferiore dell’involucro che viene ampliato man mano che la colonia cresce e sono aggiunti altri favi. Il materiale di cui sono formati il nido e 1’involucro è molto più fragile di quello dei Polistes ma è nel contempo molto impermeabile. Date le dimensioni di queste vespe le cellette sono molto piu grandi di quelle dei Polistes e i nidi raggiungono talvolta le 6000 celle ripartite in 6-9 favi sovrapposti.
(fonte entomon.it/vespidi.html)
escursione dispensa-caprareccia-venelle.
Ecco la giannina che si cimenta nello sparamento del tartufo!
Qui abbiamo l'accensione del fuoco per la felicità delle salsicce!
domenica 25 ottobre 2009
fuoco a capanna
fungacci ma belli!
Cappello:forma cilindrica ovale; bruno fuliginoso o nerastro con i punti bianchi, che sono i resti del velo originale. Molto fragile, diventa rapidamente deliquescente.
Gambo: bianco slanciato, puòraggiungere un'altezza fino a 20 centimetri; è fragile e si rompe facilmente.
Lamelle: fitte, deliquescenti, nero grigiastre
Carne: pallida, sottile e fragile. Deliquescente, e l' odore è sgradevole.
Spore: ovali e liscio, nero.
Attenzione: La determinazione di un fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi esperti e certificati, o ai centri di controllo degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali. Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
cimballino
Foto: Simona Cerri.
Clitocybe gibba (Pers.: Fr.) Kummer
La Clitocybe gibba, volgarmente nota come imbutino o cimballina, è un noto fungo commestibile.
È conosciuta anche con l'appellativo di Clitocybe infundibuliformis ed è molto apprezzato dai cercatori, frammisto ad altri funghi, in quanto trattasi di specie abbastanza comune, di facile reperibilità.
Attenzione: La determinazione di un fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi esperti e certificati, o ai centri di controllo degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali. Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
venerdì 23 ottobre 2009
lunedì 19 ottobre 2009
attenti la natura tutt'intorno è pericolosa, se venite in troppi questo è il risultato
il botro di cardana, la bomba e il maffei
la vita trova sempre una via...
martedì 13 ottobre 2009
trek e fungata in austria con gli amici willi e eva
gli italiani in preda ai fumi alcolici hanno ormai invaso la tranquilla austria
i bellissimi boschi di conifere dove c'è abbondantissima preda micologica
zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer zipfer
la giannina distrutta dopo un giornone di fungata!!!!
lunedì 12 ottobre 2009
pranzo a dispensa
Amanita caesarea (Scopoli: Fr.) Persoon
Ovolo buono - Fungo reale
Cappello: 6-15 cm, da emisferico a convesso, infine piano, liscio, con margine nettamente striato. Cuticola appena vischiosa, di colore arancio vivo, rosso-arancio, con rari lembi membranacei, bianchi, di velo generale.
Lamelle: Lamelle libere, fitte, poco ventricose, gialle, con poche lamellule.
Gambo: 6-18 x 1-3 cm, cilindrico, pieno, poi midolloso, asciutto e finemente pruinoso, giallo. Anello apicale, ampio e membranoso, persistente, pendulo, striato, di colore giallo.
Carne: Soda e consistente, poi flaccida, di colore bianco, gialla sotto la cuticola e sotto la corteccia del gambo. Odore debole, sapore dolciastro.
Habitat: Cresce, rapidamente, con clima caldo-umido da agosto a settembre in boschi termofili di Querce e Castagni, su substrarti acidi.
Commestibilità: Ottimo commestibile, è apprezzata da cruda allo stato di ovolo. Eliminare il velo generale, stopposo, e consumare esemplari freschissimi.
Microscopia: Spore bianche in massa, ellissoidali, non amiloidi, 9-11 x 6-7 µm.